Un presepe venuto dall’Italia
Ci sono tanti modi di fare promozione turistica, da quella che costa molto e produce poco fino a quella che costa poco e produce molto. Poi c’è la promozione che comunque è un piacere fare, sia per dare sfogo alla propria bravura creativa e quella che si fa disinteressatamente magari solo per rispettare una parola data a una persona appena conosciuta.
Quella di cui parliamo è costata poco, è stata fatta per mercati mai esplorati ed è stata realizzata per onorare l’invito di Giovanni RESTA, italiano residente da moltissimi anni in Svizzera, che per l’Assiciazione Mondo dei Presepi-Presepi del Mondo (Association Monde de la crèche-crèches du monde) organizza da alcuni anni presso il Forum de l’Arc in uno dei musei della cittadina di Moutier una mostra di presepi.
L’arte è tutta di Biagio FERSINI, sulla via del titolo di Maestro, e Andrea FIORE. Dopo 250 ore di lavoro usando tavole, ferri di armatura e polistirolo in schiuma hanno riprodotto l’ingresso della Grotta Zinzulusa sul mare di Castro e poi con altrettanta perizia hanno completato coi colori, i modellini e i pupazzi uno dei presepi più ammirati alla mostra svizzera.
Degli echi sui media del successo del nostro presepio ne avevamo già avuto conoscenza, specie di due servizi giornalistici per la televisione locale della regione dello Juara, e poi da alcuni giorni per le notizie della stampa svizzera che corredavano sempre i servizi giornalistici proprio con la fotografia della nostra Grotta.
Giovanni Resta in questi giorni si è premurato di far sapere al nostro Sindaco del successo della mostra e in particolare del gradimento dei visitatori per l’opera offerta dal Comune di Castro.
Della lettera colpisce soprattutto l’appunto che molti visitatori non conoscevano il Salento, ma che le risorse del web ci mettono a rimediare. E’ questo uno spunto per riflettere su quanti modi ci siano ancora per veicolare un messaggio di promozione senza passare dai circuti della promozione ormai standardizzati (mostre del turismo, BIT, ecc..) che spesso mettono solo in concorrenza tra loro gli stessi operatori senza incidere su nuove aree di interesse.
Sicuramente per attrarre bisogna offrire risorse culturali, naturali e di ricreatività non comuni, ma queste, fortunatamente, per Castro esistono e vanno solo curate e promosse. Se partecipare a una mostra di turismo è ormai solo questione di disponibilità di badget, fare promozione “nuova” come quella fatta a Moutier comporta, oltre all’uso di un sano opportunismo, anche lo sviluppo di creatività, immaginazione e cultura. Alle mostre del turismo, forse, ormai si va solo per raccogliere i frutti di quello che si è già seminato.
In questi anni la promozione turistica del nostro Comune è stata veicolata anche da fatti insperati e all’inizio poco valutati. Ricordiamo le ricadute delle scoperte archeologiche iniziate 10-12 anni fa. Tutta una serie di articoli di giornali anche della stampa internazionale che saggiamente gestite portarono il Comune di Castro alla ribalta come luogo virgiliano della legenda di Enea. Ma anche qualche anno prima, il gesto assolutamente spontaneo di pura solidarietà verso i disperati del mare sbarcati nel Porto di Castro ebbe la stessa eco.
In questi anni il fatto più eclatante è la passione della nostra comunità per il cinema e le rappresentazione in costume. Le riprese del lungometraggio di Giuseppe FERSINI, il Festival del Corto e le manifestazione in costume del Natale in Contea, proprio perchè estranei alla scontata promozione turistica estiva hanno avuto una capacità di penetrazione e di opportunità di conoscenza della nostra città più incisiva di una vera e propria campagna turistica.
Su questa strada di crescita e valorizzazione della produzione culturale locale, che poi a sua volta può produrre fatti, opere, iniziative e occasioni di conoscenza del nostro territorio bisogna riflettere, se alla fine dovessimo scoprire che un presepio vale più di mille pieghevoli a colori lasciati soli su un tavolino.
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