Ricerca di Genealogia – Prove Tecniche
Il progetto di ricerca genealogica esteso a tutta la comunità di Castro è stato strutturato e già messo on line.
Si sta in una fase sperimentale, perfettamente operativa, in cui si stanno testando le migliori soluzioni di gestione e sviluppo.
Ci sono tanti modi per creare un database organizzato su base parentale allargata, cosa differente da una anagrafe cittadina. Un pezzo di carta o più pezzi di carta attaccati, corretti e poi ricorretti, e mai completati in bella copia, oppure un database fornito da uno dei tanti software che gestiscono l’elaborazione da un solo computer, o ancora sfruttare i sistemi di gestione on line.
Ognuno di essi ha pregi e difetti e molto dipende da cosa si vuole produrre alla fine della ricerca. Nel nostro caso si vogliono raccogliere alcuni dati statistici, produrre un grande albero geneaologico collettivo da stampare in occasione di qualche evento (o magari farne un evento a tema) e sopratutto stimolare la conoscenza e i valori dei legami familiari che col crescere della comunità si vanno allargando.
Per le ragioni che esporrò di seguito, la scelta è caduta su un sistema misto, che può operare sia off line, con software dedicato (free) su un pc, e sia on line.
La soluzione off line permette di acquisire dati sempre e comunque anche senza connessione telefonica. Garantisce lo sviluppo corretto dell’albero in quanto gestito da un operatore esperto e probabilmente al crescere del database riuscirà a garantire una elaborazione sempre reattiva.
La soluzione on line consente la visione e la gestione collettiva. Magari potrà comportare errori (di frettolosità), per esempio nei concatenamenti di parentela, però stimola la partecipazione di tutti, con la partecipazione di utenti anziani che hanno poche occasioni di assentarsi da casa.
In tutti e due i casi, il database resta esportabile e conservabile in formato standard per usi futuri. E’ da valutare la permanenza e la visitabilità su Internet del database completo (o quasi completo).
La scelta è caduta su un sistema MyHeritage, che permette le due soluzioni di gestione. Punto forte la gestione offline, le molte opzioni di privacy e riservatezza (per esempio è possibile oscurare soggetti che ne fanno esplicita richiesta), la creazione e stampa di rami in ogni formato e dimensione, la funzione slide delle foto, e tante altre opzioni.
Il progetto ha un riferimento operativo e di discussione che è quello della Pro Loco Castro su Facebook.
Il progetto è in area Discussioni dove prende il nome molto giovanile di DeCiSiFiju. Speriamo al più presto, dopo questa prima sperimentazione, di pubblicarci anche una guida tecnica.
L’albero è pubblicato su MyHearitage, dove sono presenti due database: uno ottenuto con l’uso offline (non editabile da nessuno se non con pubblicazione da remoto con software Heritage Family Tree Builder) e uno online (scegliete questo se volete essere autorizzati a immettere o modificare). Il secondo ovviamente sarà molto più aggiornato essendo il contributo di collaboratori maggiore, ma potrà contenere inesattezze nei collegamenti. Il secondo, che può pescare anche nel primo, sarà più ufficiale e verificato.
Sempre ragionando per vie generali, (le indicazioni operative, ripeto, sono sui siti della Pro Loco, che porta avanti l’iniziativa) ci stiamo accorgendo, col crescere del database, che l’utilizzo delle foto è essenziale. Al cinquantesimo Fersini Luigi o Lazzari Salvatore, il cervello va in tilt. Il ricorso alle date di nascita aiuta poco (spesso nella fretta ne viene omessa nell’immissione), quindi chi vuole partecipare pensi a creare prima una piccola collezione di ritratti.
E’ importante che siano ritratti, per ora una sola foto per ogni soggeto. I ragazzi al di sotto dei vent’anni non ne hanno: a guardare sui loro siti personali sono in pochi ad avere il coraggio di mostrare la faccia in formato tessera con espressione normale. Consiglio il taglio del volto tipo Carta di identità, virata seppia o bianco nero, larghezza massima 600 pixel. I servizi di Heritage consentono di realizzare video, quindi meglio vedere gli occhi del nonno che non le sue scarpe nei primi piani delle animazioni.
Un altro aspetto su cui occorre subito una collaborazione è quella dei “marcatori”. I marcatori sono soggetti straconosciuti dalla comunità che fanno un po da radiofaro negli aggangi da parte dei nuovi membri immissori.
Oppure soggetti molto conosciuti nel loro clan familiare, meglio se a cavallo di altri clan. Questi soggetti vanno al più presto collegati tra loro a formare una maglia grossolana ma a prova di errore. La lista vediamo di farla abbastanza subito trascurando il proprio particolare. Buoni marcatori possono essere soggetti come un sindaco, un ex sindaco, un famoso scienziato, un vecchio prete, ecc.
Considerata la giornata molto particolare sono “marcatori” riconosciuti dell’albero i nostri Caduti in guerra. Anche loro vanno introdotti subito nella prima strutturazione.
Considerato il grosso lavoro da fare, non so sinceramente da dove stimolare: se partire dai ragazzini delle scuole e andare su (cosa abbastanza facile) o puntare lo sforzo prioritariamente in alto nel passato.
Nel primo caso si otterrebbe un immediato successo numerico con un database già enorme, nel secondo caso una lenta ricerca, ma di sostanza.
Si potrebbe mettere un limite per cui le generazioni dopo il 2000 non vengono immesse, in fondo questo database lo consegniamo proprio a loro. E’ il nostro regalo. Però se l’immissione può aiutare il riconoscimento del ramo si può eccepire.
Circa i non nati a Castro, coniugati con castrioti, consiglierei di non eccedere oltre i diretti genitori, sempre che ascendenti dei medesimi non abbiano altre parentele con l’albero principale. Chi vuole allargare il proprio ramo o limitarlo o editarlo può sempre esportare il database e modificarlo come vuole.
Consiglio pure di mettere il nato a Castro pure per chi è nato in ospedale ed evidare l’immissione nel database pubblico di soprannomi, email, numeri di telefono e tutto quello che può creare problemi di privacy.
Solo quando avremo raggiunto un buon quadro all’indietro, potremo considerare la collaborazione dell’anagrafe cittadina o dei registri ecclesiastici. Proviamo prima a sgrossare da soli.
Per accedere a tutte le funzioni su Myheritage bisogna crearsi un account. Con la creazione dell’account si ha pure diritto a un database proprio dove provare a farsi il proprio personale albero. Usatelo per fare pratica. Se è perfetto può essere pure fuso automaticamente in quello generale. Attenzione che se non ci si collega per un po di tempo, MyHeritage libera lo spazio sui server cancellando l’albero da voi creato.
Quindi ricordatevi di esportare il file Gedcom (il database in formato standard).
L’albero di ProLocoCastro è su spazio a pagamento (gentilmente offerto). Dura un anno (dovremmo farcela) e ha database illimitato.
Chi ha creato l’account Heritage, poi può chiedere di essere membro (coi poteri che ne derivano) del database della nostra ricerca.
Su questo blog l’iniziativa verrà seguita solo per gli aspetti culturali e sociali che può produrre. Quelli operativi ripeto fanno capo ai siti Pro Loco.
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