i Pilon a Castro
Strutturati anche i discendenti e gli affini al capostipite dei Pilon in Castro. Ricordiamo sempre che la genealogia non è portare un particolare cognome. Anche se per comodità ci piace isolare i soggetti in base al cognome che portano è chiaro a tutti che una nipote che porta un cognome diverso dal capotispite, in questo come in tutti i casi, è sempre più geneticamente affine a al capostipite che non un trisnipote che conserva poco dei suoi geni ma intatto il cognome. Questo preambolo per rendere giustizia nella nostra ricerca ai tanti apporti femminili che nella trasmissione vengono sempre persi. Come abbiamo già detto in altri post sulla rigerca parentale dei cittadini di Castro negli ultimi due secoli, l’apporto di nuovi soggetti è consistente, ma mentre ricordiamo velocemente i capostipiti dei cognomi “rari” come Pilon, Ciullo, Valguarnera, Panaro, Fedele, Boscaglia, ecc.. non ricordiamo affatto le tante madri dal cognome ormai inevitabilmente scomparso. Più indietro va la ricerca e l’assemblaggio parentale più ci si accorge che il matrimonio tra consanguinei (cugini di primo o secondo grado) è significativo solo nel secolo appena passato.
Come per Mariano Valguarnera, anche Pilon Aniceta arriva a Castro sposato con una donna non del posto. Dal cognome e dalle testimonianze è originario del Nord-Ovest dell’Italia. Il nome Aniceta non viene diffuso, mentre è ricorrente il nome Rocco e la scelta di nomi di santi famosi. Rarissimo il nome di battesimo Annunziata, che è praticamente sempre presente in tutte le altre famiglie castriote fino ad almeno gli anni ’70. Nessun matrimonio al suo interno, mentre si imparenta con tutti i principali cognomi “indigeni” e qualcuno “raro”. Ottima per la ricerca.
Segnalate le incongruenze e se potete collaborate per le mancanze.
Gli altri articoli sugli imparentamenti li trovate usando nella ricerca del Blog il tag “genealogia”.
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