i Ciullo a Castro
Immigrazione proveniente, per capostipite del cognome, da Vitigliano. Antonio Maria Ciullo, figlio di Ippazio Pasquale, nasce nel paese dei Ciullo ma si sposta a Castro per sposare Maria Ciriolo (di Giuseppe e Francesca Lazzari). Siamo ancora nello stato borbonico quando la famiglia è ormai completa: Salvatore e Giuseppe Ippazio che trasferiranno il cognome, la figlia Addolorata Petrina, sposatasi poi con Fedele Schifano e Don Gabriele Ciullo, personaggio storico della comunità castriota.
L’albero è strutturato senza i soggetti più giovani ad eccezione di alcuni rami che presentano un matrimonio interno alla discendenza (non consanguineo).
Per gli antenati, Giuseppe Ippazio sposa Assunta Rizzo, da cui ben tre figli maschi tra cui Laurato (Onorato), che nella linea dei nipoti diventerà Onorato, un Gabriele in onore dello zio prete e ultimo noto Angelo Antonio a sua volta padre di Salvatore detto Pupiddru.
L’altro figlio del capostipite Antonio Maria, Salvatore (1844) sposa la nocigliese Carmela Puce e non trasferisce il cognome avendo solo figlie femmine tra cui Maria Annunziata, sposa di Rosario Lazzari e madre di Antonio noto studioso di geologia.
L’unica figlia di Antonio Maria e Maria Ciriolo è Addolorata Petrina, col secondo nome di battesimo che sembra l’alterazione di Pietrina (Boccadamo) andata in sposa a un Ciriolo forse imparentato con la madre Maria (1813).
La presenza della nocigliese Carmela Puce, moglie di Salvatore, e l’origine nocigliese dei Lazzari che si imparentano con le figlie di Salvatore, fannno pensare a un blocco di famiglie “di garanzia” tra Puce, Lazzari e Ciriolo. Altra Rosa Puce sposa in quel periodo Ippazio Fersini, fratello di Giusepppa e Donata, due sorelle che sposano i primissimi fratelli Lazzari (Giovanni e Domenico).
Come per gli altri rami sono gradite le integrazioni e le correzioni.
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