Giuseppe Manzo a Castro
Presentato ieri il nuovo lavoro di Gianluigi LAZZARI, dedicato all’opera dell’artista Giuseppe MANZO (1849-1942), tra i più noti maestri della cartapesta salentina. Nato a Lecce il 1849, il Manzo intercetta l’epoca delle grandi commissioni statuarie religiose che, sostenute dallo sforzo economico delle numerose parrocchie e da noti e meno noti benefattori, vanno a riempire le sacrestie e le edicole sacre delle nostre chiese.
Fu un fervore che spesso ebbe dei rigetti e delle reazioni, tra le più note la posizione del vescovo di Otranto Cuccarolo, arcinemico e iconoclasta della produzione statuaria, ma a cui si dedicarono con arte e mestiere numerose botteghe di artisti specie nella città di Lecce. Il Manzo, fra tutti il più bravo e per questo ricercato. Le sue statue sono in molte chiese del Salento e fuori a cominciare da Ruvo di Puglia, Taranto, Casarano, ecc..
La sperduta Castro agli inizio del Novecento, rianimata dalla presenza di villeggianti benestanti, ritrova in Don Gabriele CIULLO, canonico della Parrocchia della Madonna Annunziata, il punto di cerniera tra i nuovi benefattori, la competenza culturale e l’attivo fervore religioso che permettono di tornare ad arricchire la dote architettonica, sociale ed artistica della antica città medievale. Si costruisce un nuovo Santuario, un Orfanotrofio, si restaura il tetto della Cattedrale e infine si riempiono, grazie all’arte del Manzo, gli stipi delle navate castrensi con nuove statue. Il Sant’Antonio che da il pane della carità alle orfanelle, il San Giuseppe patriarca, “non vecchio mi raccomando maestro”, l’Addolorata, il Cristo risorto e per accidenti della storia il più noto Bambinello.
La serata si è svolta con particolare presenza di pubblico di tutta la provincia e si è divisa in più interventi. Il Prof. Filippo CERFEDA, responsabile dell’Archivio diocesano di Otranto, ha illustrato l’ambito storico-culturale riferendo il nostro committente Don Gabriele CIULLO a quel milieu di inizio secolo che gli permise di muoversi con profitto economico e sociale tra nobilissimi villeggianti, artisti internazionali e piccola gente. Il Dott. Giovanni GIANGRECO, della Soprintendenza di Lecce, notissimo nel campo dell’arte e specie della iconografia, spinto da un sentimento istintivo ha presto abbandonato la traccia della critica artistica dell’opera del Manzo, per lanciare un appello alla ripresa della cultura cittadina lasciata per quasi ottant’anni ferma allo sforzo del Ciullo e del Perotti.
Presenti e ringraziati della presenza, Dino MANZO, nipote del Maestro, e Donato FERSINO, titolare de Le Stanzie di Supersano, che ha contribuito alla edizione del libro, ha concluso la serata la verve dell’autore Gianluigi LAZZARI, con parole e versi che vi invito ad ascoltare sia pure nelle amatoriali registrazioni della serata sotto linkate.
Quanto c’è da sapere sull’opera del Manzo, specie a Castro, è da leggersi il volumetto, per quanto si è detto nella serata buon ascolto.
Files audio: Intervento Prof. Filippo CERFEDA Intervento Dott. Giovanni GIANGRECO Intervento Dott. Gianluigi LAZZARI
Su Giuseppe Manzo, con la collaborazione di Gianluigi Lazzari e del nipote Dino Manzo, l’emittente salentina TRNews ha prodotto per la serie Terre del Salento uno speciale andato in onda il 18 aprile 2014, che potete vedere avviando il video seguente.
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