Dopo i due piccoli saggi condotti nell’estate del 2000 vengono riprese le indagini sempor a cura dell’Università di Lecce. L’attenzione è ancora sui tratti murari alla base che avanzando si approfondiscono molto velocemente, restando tuttavia contenuti all’interno del terrazzamento coltivato, che l’Amministrazione ha concordato di acquisire integralmente. In alcuni punti lo scavo viene portato ad una profondità superiore ai tre metri. Viene allestita una passerella per il trasporto direttamemente a rifiuto del materiale scavato che comincia ad essere notevole. Al termine della campagna di scavi, non è più possibile spingersi a maggiore profondità e si programma, per il futuro, un nuovo intervento che preveda l’asportazione con mezzo meccanico di tutto lo strato di terra rossa residuo nell’intorno e la sistemazione statica, con opportune riprese murarie, del fronte superiore che presenta pericolo di crollo e distacchi.
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