A quale Comune appartengono i Bagni di Santa Cesaria?
San Giovanni Calavita, alias Santa Cesarea Terme, ovvero il feudo disabitato della Contea di Castro, posto sul mare tra Vitigliano e Cerfignano.
In questa memoria del Sindaco di Ortelle, Edoardo Reho, del 1910, scritta e stampata per rinforzare le ragioni del Comune di Ortelle sui Bagni di Santa Cesarea, una questione pluridecennale che vide scontrarsi le Amministrazioni di Ortelle e Minervino, ritroviamo la storia di questo piccolissimo casale, abitato nel XVI secolo e completamente abbandonato nel XVIII.
Prende il nome di San Giovanni Calavita, santo orientale dedito alla meditazione e all’eremismo.
Dopo due secoli di resistenza alle offese dei turchi, gli abitanti ne avevano abbandonato le case per trasferirsi più all’interno e definitivamente nel villaggio di Vitigliano. Non abbandonarono però la cura di quei campi restando proprietari di quei terreni come risulta dai Catasti Onciari voluti da Carlo III nella metà del Settecento.
Al foglio 236 del libro delle adohe della Provincia di Terra d’Otranto del 1741, si legge “che il possessore di S.Giovanni disabitato, sito nel Contado di Castro, per la tassa dell’adoha doveva annui ducati 2,15 e che sul feudo predetto di S. Giovanni il Barone di Castro estendeva la sua giurisdizione civile, criminale e mista, onde si pagava al fisco quella tassa feudale“.
Al di là della polemica principale, molti sono i riferimenti storici citati nella memoria, dalle platee della Contea del 1665 alla data di costruzione della strada Poggiardo-Vitigliano-Santa Cesarea Terme.
Venti pagine che si possono leggere con un certo interesse.
La versione scansionata on line qui.
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