i Ciriolo a Castro
A differenza di altri cognomi, allo stato della ricerca, quello dei CIRIOLO non converge chiaramente su un ben preciso capostipite. I censimenti più vecchi disponibili, il Catasto Onciario del 1749 e lo Stato delle Anime del 1779, presentano una dispersione alla metà del settecento che, benché limitata nei scarni numeri della popolazione castrense, non ci consente di riassumere i due rami propagatori finora individuati. Le parentele tra questi soggetti sono intuibili ma considerato il rigore dello studio non vengono in alcun modo forzate.
E’ probabile che il blocco individuato tra il 1749 e il 1799 sia la dispersione di una unica famiglia, tuttavia consideriamo con rigore due linee, quella di Antonio e quella di Quirino quasi coetanee.
Nel diagramma seguente sono riportati tutti i portatori di cognome dal 1749 al 1836, evidenziati in rosso per ogni anno di rilevamento.
La linea di Quirino è più lineare, il suo matrimonio con Donata NUZZO è stabile e durevole. Alcuni discendenti (Pietro Luca e Leonardo Antonio) compaiono per pochi anni e si ritiengono deceduti prima dell’età adulta. L’unico discendente è Orazio che si sposa due volte. Prima con Pasqualina CONTINO da cui avrà solo figlie femmine e poi da Rosa BELMONTE da cui avrà Salvatore, capostipite dei rami dei Ciriolo caratterizzati da nomi molto caratterizzati come Cristina, Orazio, Quirino, Martino, Cesareo, ecc.. Sulla discendenza di Quirino non mi dilungo molto in quanto sotto riporto l’elenco completo di tutta la discendenza (maschile e femminile, anche al di fuori del cognome) fino a 6 generazioni (primi novecento).
Segnalo solo come nei nomi di battesimo la regola della conservazione del nome dell’avo sia scarsamente applicata, consuetudine molto più ottocentesca per tutti i cognomi studiati.
La linea di Antonio è più complessa sia per il primo doppio matrimonio (prima con Ramosina ANTONAZZO e poi con Francesca FERSINI). Del primo matrimonio all’età adulta arriva solo Alessandro (nel 1779 ripotato come juvenilis=orfano), probabilmente emigrato. I tre figli di Antonio e Francesca FERSINI, Giuseppe, Francesco e Giuseppe Vito genereranno, spesso con matrimoni endogeni anche tra portatori del cognome, il blocco consistente dei CIRIOLO conosciuti in ambito paesano come Biasi, Mori, Barone, ecc..
Su alcuni soggetti sono di seguito riportati schemi più dettagliati che si spingono fino al novecento avanzato.
Nello schema superiore è riportata la propagazione della linea Orazio col soggetto esclusivo Salvatore (1831-1914) e Addolorata CAPRARO (1846-1911).
Per la discendenza da Antonio > Ippazio riportiamo sopra la propagazione del cognome da Giuseppe Maria e Francesca LAZZARI, padre tra gli altri del noto Don Oronzo CIRIOLO (Papa Ronzu).
La discendenza da Giuseppe Vito, morto nel 1835 è più complessa per via di un doppio matrimonio con prole da tutte e due le mogli. Da Vita SERRONE è distinguibile la prolifica linea dei Mori, da Nicolina ALFARANO alcune linee che più più tardi si dividono nei Biasi e nei Macu.
Su 5.400 soggetti del databease il cognome CIRIOLO è portato da 490 soggetti, per cui il ricorso al soprannome personale o di famiglia allargata è ricorrente. Tra i più noti ricordiamo Mori, Biasi, Polli, Masi, Mori, ecc..