19 Gennaio 2010 in Blog, Notizie, Turismo

Quest’Estate mi butto

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Stimolato da Pasquale, passiamo ad un minimo di operatività per questa estate.
In pentola la gara di carretti. Per tutta una serie di considerazioni si comincia piano.
Carretti in legno, ruote a cuscinetto, sterzo come viene, freno a richiesta.

Circuito, la nuova strada del canalone. L’asfalto è ottimo, in discesa, contromano. E’ possibile controllare benissimo il transito anche di pedoni o animali.

Il paese offrirebbe anche un circuito più lungo e impegnativo, ma l’attraversamento della statale all’incrocio del Bosco e il pessimo stato di via IV Novembre sono un problema troppo grosso per una prima edizione. Più avanti si potrebbe passare a un carretto gommato su un circuito più lungo, ma per questa estate è meglio raccogliere entusiasmo ed esperienza.

Ho pensato a dei carretti elementari, che si possono costruire in ogni officina del paese, dal meccanico (iscritti d’ufficio) al serramentista al falegname e ad ogni volenteroso congegnatore. Questo ci aiuta a preparare un buon numero di carretti e di partecipanti.

Per il carretto fisserei delle dimensioni solo per il passo e la carreggiata. Direi non più di un metro di passo tra l’asse delle ruote anteriori e quelle posteriori e uno scartamento massimo (esterno) di 70 cm tra le ruote dello stesso asse. Quattro ruote, pedana superiore di forma e dimensione libera. Vincolato passo e carreggiata, vincolerei pure il cuscinetto: massimo 80 mm di diametro esterno e 18 mm di battistrada, il foro interno a scelta.

Il cuscinetto non può essere modificato, molato o lubrificato. Il sistema di sterzo può essere di qualunque tipo, l’importante non procuri pericolo in caso di rottura al conducente stesso. Per la frenatura sistema libero, anche se credo che sia inevitabile lo strisciamento a leva sull’asfalto.

Il conducente (si può pensare anche al carretto a coppia e in questo caso il passo potrebbe essere esteso di altri 60 cm fino a 160 cm) si deve bardare da motociclista da cross con l’obbligo del casco. I punti più pericolosi (impatti frontali o quasi) vanno riempiti di balle di paglia o altro.

Si può pensare di chiudere al traffico il tratto di gara per qualche ora le settimane priecedenti per provare i carretti e le strategie di gara.

La gara può anche essere mista, nel senso di prova di salita e discesa a tempi o in gruppo e su più manche.

L’importante è cominciare a costruire i carretti da gara e pure qualche esagerazione da far sfilare da Castro Alta fin giù al Porto per pubblicità e richiamo.

Serve fin da ora un Commissario Tecnico pluripotenziario alla Ecclestone.




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